Giardino e dependance






Il giardino di questa dimora d'altri tempi si svela come un poema silenzioso, incorniciato da una cancellata in ferro battuto finemente lavorata. Qui, il manto erboso e antichi alberi dalle braccia nodose vegliano come custodi.
Archi a sesto ribassato, incorniciati da mattoni rossi narrano secoli di storia. Questi spazi solenni, un tempo forse brulicanti di attività, attendono di rinascere come sapienti laboratori artigianali, nobili ricoveri per "carrozze moderne" o giardini invernali dove grandi piante in vaso possono trovare riparo dalle intemperie.
In questo angolo sospeso tra memoria e oblio, il tempo sembra aver rallentato il suo corso, permettendo al passato di respirare ancora tra queste mura che, pur nella loro fragilità attuale, conservano l'eco di una bellezza che rifiuta di svanire completamente.
Entrata principale










Nel rigore compositivo di queste stanze, gli arredi d'epoca si dispongono con precisa geometria, testimoniando una tradizione d'eleganza senza tempo.
I pannelli lignei e le pareti scanalate delineano un ambiente di classica compostezza, mentre la luce valorizza le forme essenziali dei mobili ben preservati.
Il salottino, con la sua disposizione simmetrica di poltrone e tavolino centrale, esemplifica i principi di equilibrio e funzionalità. Lo specchio della credenza, incorniciato da legno finemente lavorato, amplifica la profondità dello spazio con matematica precisione.
Sulle porte, monogrammi incisi nel vetro rappresentano simboli di un'identità ben definita, mentre i dettagli degli infissi dimostrano l'eccellenza artigianale e la padronanza tecnica di chi li realizzò.
In questo ambiente, ogni elemento risponde a criteri di ordine e proporzione, offrendo una lettura architettonica che privilegia la razionalità delle forme e la solidità della tradizione.
Ambienti Piano Terra e Garage










Nelle stanze di questa nobile dimora si dispiega un eloquente trattato d'architettura d'epoca, dove ogni elemento narra la storia di un'eleganza senza tempo.
La cucina, con il suo tavolo centrale e le ampie finestre, accoglie la luce che danza sul pavimento in cotto. Il salone e lo studio, ambienti raffinati con arredi d'epoca e dettagli architettonici che richiamano lo stile dei primi anni '900, si adornano di raffinati lampadari e di un divano dalle linee sinuose che invita alla contemplazione.
I rivestimenti in legno, con la loro calda tonalità ambrata, vestono le pareti come preziosi arazzi naturali, conferendo agli ambienti un'atmosfera di raccolta intimità. La scala di servizio, con la sua ringhiera in ferro battuto, mantiene una sua personalità, mentre il lungo corridoio si prolunga dalla porta di servizio come un invito a esplorare spazi ancora celati.
Al garage si accede attraverso un ampio portone a vetrata; eleganza di altri tempi...
La luce, che filtra generosa dalle finestre dai telai geometrici, accarezza il legno e la pietra, esaltando la nobiltà dei materiali e la saggezza costruttiva di chi ha concepito questi spazi.
In questa sinfonia di forme e materiali, ogni stanza diventa nota di un componimento armonico dove passato e presente si fondono in un dialogo di eterna bellezza.
Le scalinate












Le nobili scalinate di questa dimora si elevano con maestosa eleganza, intrecciando marmo e ferro in una sinfonia di forme che trascende il mero scopo funzionale.
Le ringhiere in ferro battuto, forgiate da mani sapienti del tempo passato, disegnano arabeschi e volute che appaiono sui gradini come note su un pentagramma di pietra, testimoniando l'alta perizia artigianale di un'epoca che celebrava la bellezza in ogni dettaglio.
I portali lignei, intagliati con raffinata precisione, si ergono quali solenni custodi di soglie che conducono a nuovi orizzonti abitativi. La luce, filtrando attraverso le vetrate, sfiora i gradini di marmo creando delicati giochi di chiaroscuro che esaltano la purezza delle linee e la solidità della struttura.
Ogni pianerottolo diviene palcoscenico di attesa, mentre la scalinata si avvolge su se stessa in un movimento ascensionale che invita lo sguardo a seguirne il percorso.
In questo armonioso dialogo tra vuoti e pieni, tra curve sinuose e linee rette, si manifesta l'eterna ricerca dell'equilibrio perfetto, dove l'architettura si fa poesia e invito al viaggio verso l'alto, verso l'infinito.




Antichi Fasti








Antichi Fasti





Antichi Fasti



